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Sport, Corbucci-Maccaroni: “modifiche sostanziali a nuova delibera sul regolamento dei centri sportivi municipali”

viale adriatico 2“Sono diversi giorni che le commissioni Sport, Patrimonio e Impiantistica sportiva sono convocate per discutere insieme con l’associazionismo sportivo del territorio il testo del nuovo regolamento dei centri sportivi municipali, giunto in municipio da Roma Capitale per l’espressione del parere” lo dichiarano in una nota Riccardo Corbucci, presidente del consiglio del III municipio e Marzia Maccaroni, presidente della commissione sport. “La delibera che ci è stata inviata dal Comune appare insufficiente ed in alcune parti contraddittoria rispetto agli obiettivi che si prefigge di raggiungere nelle premesse” spiegano i consiglieri Pd “per questa ragione nelle commissioni, insieme con le associazioni sportive, si sta compiendo un lavoro serio ed approfondito per poter apportare modifiche sostanziali al testo da inviare al Campidoglio e al neo assessore allo sport Paolo Masini”. “La delibera 263, in vigore dal primo settembre 2003, ha rappresentato un testo all’avanguardia per lo sport pubblico, contenendo degli articoli purtroppo ancora disattesi, come per esempio quello del prolungamento delle concessioni per i lavori eseguiti nelle palestre o la costituzione del comitato sportivo municipale”. “Invece di ritoccare la delibera e di renderla più aderente alle nuove normative europee sulla trasparenza e le concessioni pubbliche, si è scelta la strada di una abrogazione totale, stravolgendo un regolamento che andava tuttalpiù solo migliorato, per esempio nel rapporto fra le Istituzioni, le scuole e le associazioni sportive”. “Dalle sette pagine e 14 articoli della 263 si è passati a 13 pagine e 17 articoli che, di fatto non spiegano come saranno impostati i bandi futuri” continuano Corbucci e Maccaroni “nelle osservazioni presentate delle associazioni sportive si possono ritrovare le maggiori criticità ed in linea generale la delibera sembra impostata sull’aumento degli obblighi per le associazioni, costrette a farsi carico di una serie di adempimenti regolamentari ed economici, che sembrano superiori a quanto preveda l’attuale normativa giuridica e fiscale, oltre che eccessivi da un punto di vista di sostenibilità economica”. “Le associazioni sportive dilettantistiche e le istituzioni scolastiche rappresentato il perno dello sport pubblico, consentendo a molte fasce della popolazione di poter praticare sport a prezzi accessibili, di molto inferiori a quelli praticati dalle palestre e dai centri sportivi privati, che in questi anni hanno visto in molti casi trattamenti di favore come i punti verde qualità. Scelte che hanno agevolato soprattutto gli interessi dei privati, ma che non hanno avuto ricadute apprezzabili per i cittadini in termini di riduzione delle tariffe per praticare sport” spiegano Corbucci e Maccaroni. “Ogni ragionamento, quindi, dovrebbe partire da questo concetto di “servizio pubblico” ed il regolamento dovrebbe garantire che questo venga svolto al più alto livello professionale possibile. Gravare le associazioni di impegni che non gli competono, può provocare il rischio di far deperire la qualità del servizio” concludono i consiglieri Pd. “Peraltro la delibera in oggetto non garantisce in alcun modo le giovani associazioni o le più meritevoli, poichè richiede un investimento di risorse alto, che potranno permettersi solo i soggetti già forti e radicati, scoraggiando quelle realtà emergenti del mondo dello sport. Per queste ragioni proporremo al Campidoglio delle modifiche sostanziali al testo, auspicando che nel lavoro di confronto con gli altri municipi queste vengano accolte”.

Categorizzato in:Municipio 3, Sport e Cultura

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